Edizioni austeniane (2)
Nel post precedente sulle edizioni austeniane di Lorenzo Barbera Editore (2 novembre) concludevo con "questa edizione dei romanzi austeniani va presa con le molle." Ora ho letto le prime cento pagine di Emma (traduzione di Giorgio Borroni) e rettifico: "questa edizione dei romanzi austeniani va assolutamente evitata." A parte la qualità della traduzione (che dovrebbe essere d'annata visto lo stile di scrittura) ho trovato refusi in quantità, ben al di là della media: in sole cento pagine sono ventisette (magari poi qualcuno mi è anche sfuggito) e, visto che le pagine totali sono 467, non dispero che alla fine si possa arrivare al centinaio. pag. 7: "Ogni volta che James andrà va a trovare sua figlia," pag. 9: "E qualche vi passa per la testa, lo so" pag. 13: "che non lo avevano mai visto che tanto erano pieni della propria superbia" pag. 16: "incluse qualche riferimento bella lettera" pag. 18: "Sotto lo stendardo ti