L'altra Austen. 3: I Watson
P erché Jane Austen lasciò incompiuto I Watson ? perché la sua vita somigliava troppo a quella delle sorelle Watson? perché era distratta dai divertimenti di Bath? perché non le piaceva più? perché morì il padre e aveva altro a cui pensare? Nessuno lo sa. Ma è un frammento che vale la pena di leggere, e magari la voglia aumenta leggendo quello che ne scrisse Virginia Woolf: Quali ne sono le componenti? Un ballo in una città di provincia; alcune coppie che si incontrano e si tengono per mano in una sala dove si mangia e si beve un po'; e, come "catastrofe", un ragazzo che viene umiliato da una signorina e trattato con bontà da un'altra. Nessuna tragedia, nessun eroismo. Eppure, per qualche motivo, la scenetta ci commuove in modo del tutto sproporzionato all'apparente banalità. Il comportamento di Emma nella sala da ballo ci ha permesso di capire quanto riguardosa, tenera e spinta da sentimenti sinceri si sarebbe rivelata nelle crisi più gravi della vita che inevita