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Visualizzazione dei post da dicembre, 2009

L'altra Austen. 3: I Watson

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P erché Jane Austen lasciò incompiuto I Watson ? perché la sua vita somigliava troppo a quella delle sorelle Watson? perché era distratta dai divertimenti di Bath? perché non le piaceva più? perché morì il padre e aveva altro a cui pensare? Nessuno lo sa. Ma è un frammento che vale la pena di leggere, e magari la voglia aumenta leggendo quello che ne scrisse Virginia Woolf: Quali ne sono le componenti? Un ballo in una città di provincia; alcune coppie che si incontrano e si tengono per mano in una sala dove si mangia e si beve un po'; e, come "catastrofe", un ragazzo che viene umiliato da una signorina e trattato con bontà da un'altra. Nessuna tragedia, nessun eroismo. Eppure, per qualche motivo, la scenetta ci commuove in modo del tutto sproporzionato all'apparente banalità. Il comportamento di Emma nella sala da ballo ci ha permesso di capire quanto riguardosa, tenera e spinta da sentimenti sinceri si sarebbe rivelata nelle crisi più gravi della vita che inevita

L'altra Austen. 2: Lady Susan

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Lady Susan è un breve romanzo epistolare, scritto intorno agli anni 1794/95 da una Jane Austen non ancora ventenne. La prima cosa che salta agli occhi leggendolo è la particolarità di un'eroina assolutamente "negativa", un unicum nell'opera austeniana, che, a parte qualche personaggio nei brevi pezzi degli Juvenilia , riserva questo ruolo solo ai comprimari, che lo recitano in funzione alternativa alle doti positive delle eroine dei romanzi canonici oppure funzionale alla loro "crescita" (Willoughby-Marianne, Wickham-Elizabeth, il gen. Tilney-Catherine, Mrs. Norris/Henry Crawford-Fanny, Frank Churchill/Emma, Willliam Elliot/Anne). In più, Lady Susan rivendica in modo assolutamente privo di qualsiasi remora morale, in particolare nelle lettere all'amica Alicia Johnson, il proprio diritto a dar libero corso alle proprie voglie, che si tratti di sedurre il marito di un'amica, un possibile corteggiatore della figlia di costui, il fratello della cognata,

L'altra Austen. 1: Juvenilia

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Gli scritti giovanili di Jane Austen, conosciuti come Juvenilia , furono scritti approssimativamente dal 1787 al 1793, ovvero quando l'autrice aveva dai dodici ai diciassette anni. Sono conservati in volumi manoscritti contrassegnati da tre titoli pomposamente ironici: "Volume the First", "Volume the Second" e "Volume the Third", con un giocoso richiamo alla moda del tempo, che prevedeva in genere la pubblicazione dei romanzi in tre volumi (come avvenne per i quattro romanzi di Jane Austen pubblicati durante la sua vita: Sense and Sensibility , Pride and Prejudice , Mansfield Park e Emma ). Sono brani molto diversi l'uno dall'altro, a partire dalla lunghezza: si va dalla mezza pagina scarsa di Un frammento - scritto per inculcare l'esercizio della Virtù , alle oltre quaranta di Catharine, ovvero la pergola . Anche i generi sono molto diversi: frammenti di racconti, romanzi brevi, romanzi epistolari, saggi storici, pezzi teatrali, versi. Ci